Carissimi tutti,
è il primo Avvento che ci accingiamo a vivere nel cammino sinodale, iniziato nel mese di ottobre scorso. È, allora, davvero importante pensare al prossimo Avvento, che ci introduce nel nuovo anno liturgico, come ad un momento di più intensa spiritualità e gioia. È da vivere incrementando la nostra comunione con Gesù Cristo, con Dio Padre e con la famiglia della Trinità. Se l’Avvento è attesa e preparazione della venuta del Signore Gesù in mezzo a noi, con il cammino sinodale siamo chiamati a rendere più viva la sete di Lui e ad essere più attivi nella creazione delle condizioni della sua accoglienza nel mondo. Tutto ciò va vissuto non da soli, ma comunitariamente, tutti assieme, nella comunione, nella partecipazione, nella missionarietà. Ossia, dispiegando quelle tre «attività» che caratterizzano il nostro essere viventinel Signore Gesù. Noi siamo, dimoriamo in Lui che è già venuto, è sempre veniente, sino alla fine dei tempi. Teniamo presente che l’Avvento, allora, è da celebrare non solo per noi, per le nostre famiglie, le nostre parrocchie, per la nostra Diocesi. Riguarda tutta la storia dell’umanità, delle nostre città, il creato. L’incarnazione di Gesù intende raggiungere e coinvolgere tutti nella sua missione. Ci rende tutti figli di Dio e fratelli tra noi, associati tutti alla sua opera di redenzione, di liberazione dal peccato e di umanizzazione. Ci invita a seguirlo nell’opera universale di una nuova creazione, che Egli ha inaugurato con la sua incarnazione e che continua nel tempo. L’Avvento sia, allora, un essere presenti nei vari ambienti di vita come popolo in comunione con Dio, con il suo Figlio, che è venuto a far nuove tutte le cose, quelle del cielo e quelle della terra. Cresciamo soprattutto nella missionarietà, risvegliando il desiderio di vivere e di donare Gesù Cristo. In una parrocchia, dove mi sono recato per celebrare la festa del Patrono, mi sono permesso di dire che, se durante il nostro camino sinodale non saremo stati capaci di portare qualcuno a Gesù Cristo o a far ritornare a Lui chi, per varie ragioni, ha abbandonato la comunità cristiana, dovremo interrogarci seriamente sulla autenticità del nostro impegno di conversione e di nuova evangelizzazione. Invochiamo lo Spirito perché accenda i nostri cuori del suo amore, per trasmetterlo a chi incontriamo, a chi vive a casa nostra, a chi lavora con noi.
Buon Avvento a tutti!
+ Mario Toso