Modigliana, 7 agosto 2021.
Cari fratelli e sorelle, care Suore Francescane della Sacra Famiglia, cari sacerdoti, in questo incontro presbiterale, che ogni anno celebriamo ricordando il santo curato d’Ars, abbiamo l’opportunità, qui nella concattedrale di santo Stefano Papa di Modigliana, di ricordare il trentesimo anniversario di ordinazione episcopale di S. Ecc. Mons. Claudio Stagni, avvenuta il 13 gennaio 1991. Cara Eccellenza, trent’anni di grazia, di dono, di servizio alla Chiesa: prima, come vescovo ausiliare di Bologna, poi, dal 2004, come vescovo di questa diletta Diocesi di Faenza-Modigliana. Trent’anni di ministero episcopale come segno vivente, in mezzo alla comunità, del Cristo supremo pastore del popolo di Dio e dell’azione ininterrotta dello Spirito Santo: un ministero in funzione dell’edificazione della Chiesa, un ministero comepastore e padre, come guida spirituale che discerne e valorizza i carismi di un popolo tutto sacerdotale, profetico e regale. Pastore e apostolo del Vangelo, Lei è stato il grande sacerdote del suo gregge, dal quale deriva e dipende in certo modo la vita dei fedeli in Cristo. Come ebbe a scrivere sant’Ignazio agli Efesini, il vescovo ha il compito di rendere il mistico campo della sua Chiesa un terreno idoneo per la fioritura dei diversi carismi e ministeri, e di coordinarli ed armonizzarli fra loro come «le diverse voci di un coro» (Ad Ephesios, 3,4).
Questa Diocesi la ringrazia per aver armonizzato voci diverse, per avere speso tutto se stesso, in particolare per le energie impiegate nel riattivare il Seminario, e ora per l’accompagnamento dei confratelli che si trovano nella Casa del clero. Il Signore la ricompensi per tutto il bene compiuto: bene visibile e bene non visibile, che solo il grande Pastore conosce. Con Lei, nella riconoscenza, ringraziamo il Signore per il dono del suo episcopato, speso nel far crescere il popolo di Dio, nella missione che il Signore Gesù gli ha affidato: annunciare e testimoniare il Vangelo di Cristo.
+ Mario Toso