Un’app per prenotare il proprio posto, in sicurezza, in biblioteca. In concomitanza con la riapertura delle sale studio è stata presentata lunedì 19 aprile #iostudioinbiblioteca, l’app che mette in contatto studenti e biblioteche con il proprio smartphone, ottimizzando al meglio tempi, spazi e ingressi contingentati. A ideare questo nuovo strumento è stata la Biblioteca Diocesana G. Cicognani, che si è avvalsa della collaborazione di Colan e dell’agenzia faentina Studioin3, per permettere agli studenti di tornare a frequentare gli spazi del Seminario Diocesano. A usufruire delle opportunità dell’app è anche la Biblioteca Comunale di Faenza, ma tanti altri istituti culturali in futuro potranno appoggiarsi a questa tecnologia.
Il vescovo Mario: “Le biblioteche sono spazi privilegiati per rigenerare il pensiero”
Sono proprio le biblioteche uno dei luoghi privilegiati per programmare quella che non vuole essere una semplice ripartenza dalla pandemia, ma una rigenerazione integrale della nostra società. “La crisi che stiamo vivendo – sottolinea il vescovo, monsignor Mario Toso – non è solo una crisi sanitaria, ma è collegata ad altre crisi come quella ecologica, sociale, migratoria. E di fronte a questa crisi dobbiamo rispondere con un pensiero nuovo, rigenerativo, possibile solo grazie allo studio e alla formazione. E quale luogo migliore, se non le biblioteche, per elaborare questo pensiero?”. “La Biblioteca del Seminario – prosegue il vescovo – oltre ad accogliere tanti giovani è pienamente inserita nella vita culturale e sociale di oggi. Lo studioso cattolico, in virtù dell’Incarnazione di Cristo, vive nella storia e si sa dunque confrontare con le grandi questioni del mondo”.
Un’app per prenotare il proprio posto, in sicurezza, nelle sale studio
Riprende le parole del vescovo anche il sindaco Massimo Isola: “Non basta una ripartenza, serve una vera rigenerazione, che non si poggi a facili slogan ma a un pensiero profondo di rinnovamento. Anche con l’aiuto di quest’app vogliamo aiutare i ragazzi a uscire dalle proprie camere e dall’isolamento, per condividere lo studio, la crescita e la formazione in questi spazi privilegiati”. Tra le tante realtà colpite dalla pandemia ci sono state le biblioteche. L’app gratuita consente di prenotare il turno in sala studio con pochi semplici passaggi. Per semplificare le procedure relative a ingressi contingentati e tracciamento dei contatti, la Biblioteca Cicognani ha pensato a un sistema intelligente di prenotazione. “Con #iostudioinbiblioteca – spiega il vice direttore Giovanni Gardini – gli studenti possono prenotare la propria postazione in sala studio da remoto, così da accedere in modo regolato alla biblioteca, usufruendo degli spazi solo nel momento in cui ne hanno bisogno. Al contempo, la biblioteca può monitorare in modo dettagliato gli accessi, contingentando il flusso degli utenti in base alle normative anti-Covid e tracciando in modo incrociato le presenze”. L’accesso in biblioteca è velocissimo grazie alla tecnologia Nfc (Near-field communication). Scaricando l’app bastano quattro semplici passaggi per prenotare: si seleziona la Biblioteca; si indica un’aula; si seleziona il giorno; si seleziona l’orario. Una notifica confermerà l’avvenuta prenotazione. Arrivati in biblioteca si effettuerà l’accesso tramite tecnologia Nfc, avvicinando lo smartphone all’apposita torretta, e lo stesso per l’uscita. Inoltre, il sistema consente l’accesso sicuro anche per chi non dispone di smartphone con tecnologia Nfc: l’utente potrà infatti prenotare da remoto ed eseguire il check-in tramite un rapido passaggio presso la reception.
#iostudioinbiblioteca è disponibile per dispositivi iOs e Android, ma l’app non è la sola novità che riguarda il Seminario: il successo della campagna di crowdfunding “Il richiamo del cortile” porterà nuovi spazi di studio all’aperto disponibili per i giovani, i lavori inizieranno a fine mese. “È doveroso ringraziare tutti i volontari che presidiano questo luogo di formazione – conclude il rettore del Seminario, monsignor Michele Morandi – In questi mesi di silenzio abbiamo lavorato molto per rendere questi spazi sempre più casa di formazione, sia per i futuri presbiteri sia per i laici. La vocazione di queste mura, d’altronde, è questa”. La Biblioteca Cicognani è aperta dalle 9.30 alle 21.30.