Una triste giornata per la Diocesi di Faenza-Modigliana e per quella di Imola. Questa notte alle 3, dopo due giorni di ricovero in ospedale, don Antonio Savorani, per tutti don Gigino, è tornato alla Casa del Padre. Don Antonio, sacerdote della diocesi di Imola, dal 2012 era in servizio presso la nostra diocesi come amministratore parrocchiale di Biancanigo e Tebano.
Don Gigino, ordinato sacerdote nel 1964, si è spento all’età di 80 anni (era nato il 20 luglio 1940). Nel corso degli anni aveva legato a doppio mandato il suo nome al progetto Chiese Sorelle, di cui è stato uno dei primi e più appassionati sostenitori. Don Gigino, per una trentina d’anni direttore del centro missionario, si era infatti presentato più volte al consiglio comunale di Imola negli anni ’80 per parlare di quello che accadeva nelle missioni brasiliane. A lui si devono la costituzione dell’associazione San Cassiano che, in collegamento e collaborazione con il centro missionario, rese possibile anche a Imola la conoscenza e la diffusione dei prodotti del commercio equo-solidale e l’istituzione, nel 1989, insieme a Giovanni Casadio, del Comitato São Bernardo.
«Mentre ero sdraiato in terra e meditavo su quel che si succedeva mi son detto: ‘Oggi è il tuo giorno, la pallina è entrata nella buca giusta!’». Così don Savorani ricordava la sua ordinazione sacerdotale nel giorno del suo 50esimo anniversario, il 28 giugno 2014.
Poi la nomina a vicerettore del seminario di Imola e, dopo un lungo periodo al Centro Missionario di Imola, don Gigino è stato nominato rettore del santuario nel 1973 della Madonna di Ghiandolino e parroco dei Santi Nicolò e Giacomo di Pediano, dove è rimasto 30 anni fino al 2003.
Nominato parroco di san Giacomo a Lugo, ha ricoperto questo incarico per dieci anni fino alla nomina di amministratore parrocchiale di Biancanigo e Tebano e collaboratore del parroco di San Petronio di Castel Bolognese.
(da Il Nuovo Diario Messaggero)