Con Maria, giovane donna, incontro alle ragazze di strada

08-03-2018

Cari fratelli e sorelle, alla scuola di don Oreste Benzi, partecipiamo al Rosario itinerante dalla Chiesa del Paradiso alla parrocchia di Pieve Ponte. Lo facciamo con Maria, madre di Colui che è venuto a portare redenzione e trasfigurazione nella vita di tutti, compresi coloro che sono vittime di tratta, di sfruttamenti, di prostituzione, ma anche preda della corruzione, dell’illegalità.

La nostra fede non ci estrania dai luoghi ove la nostra dignità e dei nostri fratelli e sorelle è umiliata, disprezzata, comprata e venduta per una manciata di denari. Il motivo è semplice e graniticamente incrollabile. Gesù Cristo, che si è fatto uomo in ciascuno di noi, ci libera dal male, che stravolge il nostro essere morale e spirituale. Ci sollecita ad impegnarci a favore della «risurrezione» e della trasfigurazione di tutti.

La Quaresima, che stiamo vivendo, ci sprona a guardare non solo fuori di noi, ai peccati degli altri, ma anche dentro di noi, a convertirci, perché tutti, nessuno escluso, siamo peccatori. Ognuno ha bisogno di rinascere, di poter ritrovare se stesso, così come è stato pensato, voluto, creato da Dio. Ognuno, sperimentando la misericordia divina, deve diventare misericordioso come il Padre.

Durante il percorso che compiremo riflettiamo sul nostro bisogno di essere tutti redenti, ricreati. Non costruiamo nella nostra mente separazioni e barriere artificiali: tra redenti e non redenti, tra peccatori e non peccatori. Seppur redenti e salvati, abbiamo sempre bisogno di esserlo costantemente, ogni giorno, ogni anno, senza distinzione di ceto, di professione, di nazione, di cultura.

Durante il tragitto, tutti insieme, più che percorrerlo commiserandoci per la nostra fragilità, pensiamo di compierlo con animo  riconoscente perché, grazie all’amore del Padre, siamo anzitutto amati, perdonati, «risuscitati» alla vita dei figli di Dio. La nostra preghiera sia, dunque, un incondizionato ringraziamento, espressione di gioia profonda. Non siamo abbandonati alla tentazione del male. Siamo riscattati da ogni forma di schiavitù, restituiti alla nostra altissima dignità di persone libere e responsabili, di fratelli e sorelle, di popolo di Dio, che cammina irradiando luce: la luce di Colui che ne è fonte inesauribile. Camminiamo portando nel cuore l’eco del canto che ha aperto questo nostro incontro:

Mio Dio, Signore, nulla è pari a Te. Ora e per sempre, voglio lodare il Tuo grande amore per noi. Mia roccia Tu sei, pace e conforto mi dai. Con tutto il cuore e le mie forze, sempre io Ti adorerò.