[mag 11] Beata Vergine delle Grazie – Saluto a mons. Mario Delpini

11-05-2024

Eccellenza Reverendissima mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano,

l’accogliamo con gioia nella Basilica Cattedrale della nostra diocesi di Faenza-Modigliana nella solennità di Maria, Vergine delle Grazie, nostra Patrona.

È con animo grato che accogliamo il successore di S. Ambrogio e di S. Carlo Borromeo. Sappiamo che entrambi questi padri della Chiesa ambrosiana sono venuti a Faenza e hanno avuto dei forti legami con la nostra città.

Milano, infatti, al tempo di Ambrogio, estendeva la sua metropolìa a tutta l’Emilia-Romagna, come ci attesta una bellissima lettera del Santo a tutti i vescovi di questa regione.[1] Del Cardinale Borromeo, invece, abbiamo attestazioni del suo interesse per l’istituzione del nostro Seminario secondo le nuove disposizioni del Concilio di Trento.

Il legame fra le nostre Chiese si è intensificato un anno fa, quando tutto il nostro territorio è stato sconvolto da catastrofi senza precedenti. In quei momenti difficili abbiamo sperimentato la concretezza dell’amore cristiano sui volti sporchi di fango di tanti giovani, di tante persone generose, tra cui i membri della Caritas Ambrosiana. Siamo stati soccorsi tempestivamente, senza riserve, con competenza e fraternità.

Eccellenza, desidero ringraziarla per aver accettato l’invito a presiedere questa concelebrazione in onore della nostra Patrona la Beata Vergine delle Grazie. A lei, Madre tenerissima, affidiamo il suo ministero episcopale e l’intera Chiesa ambrosiana in spirito di comunione e di sincera gratitudine.

Ringrazio anche voi, autorità civili e militari, per essere qui presenti: continuiamo a lavorare e a camminare insieme per ricostruire quanto è stato distrutto e a prodigarci nell’aiuto di chi ha tanto sofferto.

Che le parole di S. Ambrogio rivolte alla nostra terra possano orientarci, oggi, alla celebrazione di questa Eucaristia:

Si spanda in noi il profumo di Cristo: Lui ascoltiamo, in Lui volgiamo gli occhi della mente e del corpo, ammirando le sue opere, annunciando i suoi benefici. […] Riceviamo con spirito fervente il sacramento negli azzimi della sincerità e della verità, cantando con una dottrina devota la gloria del Padre e l’indivisibile maestà del Figlio e dello Spirito.[2]

Grazie, Eccellenza, per essere qui con noi!

Mario Toso, vescovo

[1] Ambrogio, Ep. Extra Coll. XIII (Maur. 23), Dominis fratribus dilectissimis episcopis per Aemiliam constitutis Ambrosius.

[2] Ambrogio, Ep. Extra Coll. XIII, 22.