Archivi della categoria: Arte, cultura e società

“Verso la Settimana Sociale dei Cattolici”: il 30 aprile convegno a Faenza

In occasione della Settimana Sociale dei cattolici italiani, la Diocesi di Faenza-Modigliana ha organizzato un convegno per discutere della partecipazione della vita democratica del Paese. L’incontro si terrà al Seminario vescovile in viale Stradone 30, a Faenza, martedì 30 aprile alle ore 18. A porre i saluti iniziali sarà il vescovo monsignor Mario Toso, seguito poi dall’intervento in collegamento di don Bruno Bignami – direttore Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro della Cei – e di quello di Francesco Marinellisegretario generale Cisl Romagna.

Saranno poi illustrate varie testimonianze: Pierdomenico Laghi (Acli), Giampaolo Venturi (Movimento Cristiano Lavoratori), Roberto Savini (vicepresidente Confcooperative Romagna) e Assuero Zampini (direttore Coldiretti). L’incontro sarà moderato da Flavio Venturi responsabile Settore Pastorale Sociale Diocesi di Faenza-Modigliana.

 

 

Matteo Violani, giovane volontario Caritas, premiato come Alfiere della Repubblica

Tra le immagini che rimarranno ai posteri, ci sono loro. Coperti di fango, badili in mano e con un grande sorriso sul volto nonostante la fatica. Sono i burdel de paciug, che un anno fa iniziavano ad affollare le strade e le case della Romagna rispondendo alla chiamata dei tanti che, in quel momento avevano perso tutto.
In rappresentanza di tutti loro, nei giorni scorsi è arrivato un riconoscimento nazionale per non dimenticare quell’impegno civico e di solidarietà.
Il faentino Matteo Violani, classe 2006, ha ricevuto sabato scorso la notizia del riconoscimento tra i nuovi “Alfieri della Repubblica” indicati dal presidente Sergio Mattarella. La segnalazione è arrivata per il servizio di volontariato prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la sua città. «Il suo impegno – si legge nella nota – costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità». Violani ha prestato servizio con la Comunità Papa Giovanni XXIII e la Caritas diocesana, sia dando una mano sul campo, in mezzo al fango, sia coordinando diverse attività del centro operativo di emergenza allestito a San Domenico.

La notizia dell’attestato è arrivata proprio nel giorno del suo 18esimo compleanno. «Ricevere questo premio – ha commentato – è un grande regalo, una grandissima emozione, un riconoscimento di gratitudine del presidente che rappresenta la comunità del popolo italiano, per i tantissimi giovani, molti anche minorenni come ero io, che si sono spesi con tante energie e gioia per aiutare tutte le persone alluvionate». Di quei giorni di maggio ricorda «la grande forza che ha raffigurato al meglio l’animo romagnolo. È stato per certi versi come vivere in un mondo parallelo».
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito in tutto 29 attestati d’onore di Alfiere della Repubblica. Solidarietà per l’ambiente e per la cultura è il tema prevalente che ha ispirato la scelta dei giovani alfieri. Le alluvioni che hanno colpito il nostro territorio, in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze. I casi scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali.

Matteo è uno dei tanti giovani volontari romagnoli, che si è messo a disposizione della comunità dopo la violenta alluvione che ha devastato la sua città e la sua regione. L’impegno e la dedizione da lui dimostrata in quei giorni difficili sono stati un esempio di cittadinanza attiva. Costituiscono una testimonianza, per fortuna tra tante, di chi ha deciso di non lasciarsi abbattere dallo sconforto ma di reagire rimboccandosi le maniche per fare la propria parte nella fase emergenziale. Nonostante la giovane età, la grinta di Matteo è stata trascinante per altri giovani e con il suo lavoro è divenuto un punto fermo per i volontari di ogni età e provenienza.

«Sicuramente, quello che ci ha spinto a partire – ha detto durante l’incontro avuto con il vescovo monsignor Mario Toso – è il voler rivedere il prima possibile la nostra città risollevata e ripulita. In un certo senso è stato anche un sentirci importanti all’interno della nostra comunità. Tutto questo ci ha spinto a dire “Andiamo”, senza titubanze». Un riconoscimento che guarda a quello che è stato fatto, ma anche al futuro. «C’è ancora tanto da fare per la ripartenza post alluvione – ha detto Matteo -. A distanza di un anno diverse famiglie sono ancora fuori casa e alcune non potranno più tornare nelle proprie abitazioni perché inagibili. Bisogna continuare a dare aiuti e a sostenere queste persone».


Come stai? L’alluvione: come è entrata nella vita di ognuno di noi. Compila il questionario della Caritas diocesana

Ancora pochi giorni per dire la propria sulla situazione post-alluvione e far sentire la propria voce. Scadrà il 14 aprile la possibilità di partecipare al questionario online proposto dalla Caritas di Faenza-Modigliana. L’iniziativa vuole essere un modo per essere vicini a tutte le persone colpite dall’alluvione e per capire oggi “come stiamo”, singolarmente e come comunità. A quasi un anno distanza di un anno dai giorni dell’alluvione che ha colpito il territorio della Diocesi, la Caritas di Faenza-Modigliana e la Fondazione Pro Solidarietate propongono dunque “alcune domande per capire come stai tu e come sta la nostra comunità”.

L’invito a rispondere è rivolto a tutte le persone residenti nella Diocesi, da Marradi fino ad Alfonsine, passando per Faenza, Modigliana, Brisighella, Russi, Fusignano Bagnacavallo, Solarolo, Cotignola, Sant’Agata sul Santerno. Realtà che, con sfumature diverse, – dagli allagamenti in pianura alle frane in collina – hanno subito direttamente o indirettamente gli effetti dell’alluvione. Dalla situazione abitativa a quella sociale, dal contesto lavorativo a quello famigliare sono diversi i temi che vengono approfonditi dal questionario, anonimo e compilabile comunque in pochi minuti.

La Caritas invita tutti gli interessati nei prossimi giorni a diffondere il questionario tra parenti, amici e conoscenti.

 

Il link per accedere e compilare il questionario è questo: https://bit.ly/48hnd6N

 

La Caritas di Faenza-Modigliana raccoglierà le risposte ai questionari entro il 14 aprile: già oltre duecento quelle arrivate. Dopo questa data, le risposte arrivate saranno lette dagli operatori ed elaborate in una riflessione che sarà utile per offrire il quadro della situazione attuale. Da qui potrà partire anche una base per tracciare alcune linee guida per progettualità future.

A partire da questa iniziativa, verrà realizzato nei prossimi mesi anche un evento pubblico di restituzione, per passare dall’online al ritrovarsi faccia a faccia come comunità, nel quale verranno presentati i dati sulle risposte e approfonditi i temi principali sull’alluvione.

L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Faenza.


A Fognano torna dal 28 luglio al 4 agosto il corso biennale per gli operatori musicali della liturgia. Ecco come iscriversi

A Fognano torna dal 28 luglio al 4 agosto il corso biennale per gli operatori musicali della liturgia. Il corso è indirizzato a chi ha almeno 18 anni d’età e ricopre figure come l’animatore del cantodirettore di corocoristasalmistaorganistachitarristastrumentista… ed a chi svolga (o si prepari a farlo), un servizio liturgico-musicale in una comunità cristiana. Il corso avrà sede alla Casa di Accoglienza Istituto Emiliani – Suore Domenicane del SS. Sacramento, in via Emiliani 54 di Fognano, frazione di Brisighella. Si svolgerà un programma a più livelli che avrà varie attività comuni, specifiche e a scelta, partendo dal pomeriggio, con la cena compresa, di domenica 28 luglio al mattino, con colazione compresa, di domenica 4 agosto 2024. Inoltre, avverrà una presentazione critica di materiale di tipo editoriale e discografico liturgico-musicale, in commercio o inedito, animazione della Celebrazione Eucaristica prefestiva.

I nuovi iscritti al corso base dovranno presentare una breve presentazione da parte del parroco o del responsabile di comunità inviata via email. Per quanto riguarda l’ospitalità, l’alloggio prevede pensione completa in camere da 2 a 4 letti, con servizi e docce in camera. Occorre portare con sé lenzuola, federa e asciugamani. Se si desidera la stanza singola occorre richiederla per email (si cercherà di soddisfare le richieste in base alle iscrizioni). Gli iscritti sono tenuti alla frequenza di tutte le attività previste dal corso.

Quota e iscrizioni

La quota complessiva del soggiorno è di 100 euro di acconto e 250 euro di saldo per gli operatori studenti, di 100 euro di acconto e 350 euro di saldo invece per gli operatori adulti. Il versamento del saldo avverrà in contanti durante il corso. Comprendente oltre la quota, che la comunità almeno in parte ha contribuito alle spese del corso di formazione, verranno inoltre consegnati il fascicolo dei canti e le dispense dei corsi, le tracce audio mp3 dei canti appresi ed eseguiti e l’archivio del materiale digitale, sul sito internet.

Per trasferire l’acconto degli operatori è possibile versarlo tramite IBAN IT79V07601 01600 000051743474 con causale Corso estivo UL 2024, in altro modo su C.C.P. 51743474, intestato a Associazione Universa Laus – Area Italiana, con causale Corso estivo UL 2024.

Scadenza per iscrizioni il 30 giugno 2024

La disponibilità massima del corso è di 30 posti, il termine ultimo di iscrizione è il 30 giugno 2024, dopo tale data, prima di versare l’acconto, occorrerà verificare la disponibilità dei posti. E’ necessario allegare la copia della ricevuta del pagamento dell’acconto via email, all’indirizzo info@universalaus.it, così che la segreteria provvederà a comunicare l’avvenuta iscrizione insieme alle notizie pratiche e organizzative.

Schede bibliche per il tempo di Pasqua 2024

Sono disponibili le schede del tempo di Pasqua a cura dell’Apostolato biblico della Diocesi. Le schede offrono riflessioni sui salmi responsoriali della domenica dal 7 aprile al 19 maggio. Le schede sono disponibili in formato cartaceo anche alla libreria Cultura Nuova.

Info: don Pier Paolo Nava 328 4760185; don Luca Ravaglia 347 9645466.

Anche noi arriviamo spesso alla Messa domenicale con le nostre preoccupazioni, le nostre difficoltà e delusioni… La vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra “Emmaus”, voltando le spalle al disegno di Dio. Ci allontaniamo da Dio. Ma ci accoglie la Liturgia della Parola: Gesù ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della fede e della speranza, e nella Comunione ci dà forza. Parola di Dio, Eucaristia. Leggere ogni giorno un brano del Vangelo. Ricordatelo bene: leggere ogni giorno un brano del Vangelo, e le domeniche andare a fare la Comunione, a ricevere Gesù. Così è accaduto con i discepoli di Emmaus: hanno accolto la Parola; hanno condiviso la frazione del pane e da tristi e sconfitti che si sentivano, sono diventati gioiosi. Sempre, cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio e l’Eucaristia ci riempiono di gioia. Ricordatelo bene! Quando tu sei triste, prendi la Parola di Dio. Quando tu sei giù, prendi la Parola di Dio e va’ alla Messa della domenica a fare la Comunione, a partecipare del mistero di Gesù. Parola di Dio, Eucaristia: ci riempiono di gioia. (papa Francesco)

Le schede da scaricare

copertina schede tempo di pasqua 2024

00 – Testi dei Vangeli Pasqua B PDF

01 – Schede SL 2TPB PDF

02 – Schede SL 3TPB PDF

03 – Schede SL 4TPB PDF

04 – Schede SL 5TPB PDF

05 – Schede SL 6TPB PDF

06 – Schede SL 7TPB PDF

07 – Schede SL 8TPB PDF


Calvari: apre la mostra al Museo Diocesano

Opere salvate e riemerse dal fango, che ritrovano una nuova luce con l’avvicinarsi della Pasqua. L’unione di tre istituti museali di Faenza – il Museo Diocesano, il Museo Guerrino Tramonti e il Museo Carlo Zauli – ha portato alla realizzazione di un percorso legato alla Via crucis dal titolo “Calvari”, che ha luogo in due sale, riaperte solo ora al pubblico, al Museo Diocesano (piazza XI febbraio, 10, Faenza).

Via Crucis d’autore in sinergia con il Museo Zauli e il Museo Guerrino Tramonti

Calvari4

“La collaborazione tra Museo Diocesano, Museo Guerrino Tramonti e Museo Carlo Zauli – ha detto don Mariano Pignatelli, direttore del Museo Diocesano di Faenza – mette in evidenza come questi poli possono mandare non solo messaggi di arte e cultura, ma anche di fede”.

Le formelle di Guerrino Tramonti

Calvari8

L’esposizione metterà in scena alcune prove di formelle che l’artista Guerrino Tramonti realizzò per il Crocifisso della Chiesa del Paradiso e che sono state recuperate dagli scantinati del museo nei giorni successivi all’alluvione. “Abbiamo salvato dal fango una copia dell’originale crocifisso che Guerrino Tramonti donò alla Chiesa del Paradiso nel 1984 – spiega Milena Camposano Tramonti – un’opera particolarmente complessa perché composta da nove parti e passata in forno per ben tre volte; l’ultimo passaggio prevede la polvere di vetro che dà questo effetto cristallino”. Niccolò Bosi, presidente del Consiglio Comunale, ricorda che “dagli scantinati uscivano opere d’arte che sembravano provenire da un sito archeologico, è nata così l’idea di organizzare questa Mostra. Un segno forte sia della sofferenza vissuta, sia di rinascita”.

La Via Crucis di Carlo Zauli

calvari2 1

Anche dal Museo Carlo Zauli sono ‘riemerse’ dalle cantine circa 1500 stampi e gessi, oltre alle formelle della Via Crucis esposte nella mostra. “La plasticità di queste forme è diversa da tutte le altre – ha sottolineato Monica Zauli, che per l’omonimo Museo cura l’archivio oltre agli allestimenti e la didattica – e sono le copie dell’originale smaltata di cui non conosciamo il committente. Risale al decennio che va dagli anni ’40 a metà degli anni ’50, periodo in cui mio padre si dedicò alle vie crucis”.

Il restauro di un ovale di terracotta grazie alle Lioness

calvari3

Il terzo filone di opere è fornito dal Museo Diocesano di Faenza che espone una Via Crucis del Comerio oltre a un ovale del XVIII in terracotta monocroma, sempre parte delle collezioni del Museo, che verrà restaurato grazie al contributo del Lions club Faenza Lioness per opera di Michele Pagani: “Siamo particolarmente grati a Simonetta Baroncini, Presidente del Lions club Faenza Lioness  – ha detto Giovanni Gardini, vice direttore del Museo – per l’attenzione rivolta alla nostra istituzione museale. Sponsorizzare il restauro di un’opera d’arte significa infatti restituire un patrimonio a tutta la comunità faentina e non solo. L’occasione di un restauro, inoltre, è sempre un tempo prezioso di studio e di indagine e ci aspettiamo delle scoperte anche per questa bellissima opera raffigurante la crocifissione di Cristo”.

“Calvari” sarà visitabile il venerdì dalle 16 alle 18.30sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30 fino al 28 aprile.


In classe mai più “Fuori posto”. A Faenza inaugura la mostra dei giovani del Msac che si interroga sulla scuola del 2032

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica della diocesi di Faenza-Modigliana è lieto presentare la mostra Fuori posto¸ frutto del lavoro di ricerca “2032, la scuola è cambiata”, che ha coinvolto circa 300 studenti e studentesse delle scuole superiori di II grado di Faenza in una ricerca su desideri concreti per la scuola di domani. L’esposizione sarà allestita presso la chiesa di Santa Maria dell’Angelo, in via Santa Maria dell’Angelo a Faenza da sabato 16 marzo a domenica 26 maggio.

La mostra

La mostra è stata realizzata dai membri dell’Equipe diocesana del Msac con la collaborazione di Giovanni Gardini, vicedirettore del Museo Diocesano e dell’artista Fabrizio Dusi, per raccontare ciò che è stato il fulcro del progetto: la ricerca del benessere a scuola. La mostra inaugurerà sabato 16 marzo alle ore 18 presso la chiesa di Santa Maria dell’Angelo e sarà principalmente rivolta alle classi delle scuole secondarie di secondo grado per visite guidate su prenotazione contattando il Museo Diocesano al numero 333 7834993. Sarà aperta anche al pubblico il sabato dalle 17 alle 19 nelle giornate che verranno indicate sui canali social del Museo Diocesano e del Movimento Studenti dell’Azione Cattolica.

Il progetto: 2032, la scuola è cambiata

Il progetto 2032 la scuola è cambiata ha avuto una lunga gestazione poiché i primi semi del lavoro risalgono alla fine del 2019. Al tempo nacque nei membri dell’equipe del movimento – tutti studenti di scuola superiore – il desiderio di mettersi in ascolto degli studenti e del loro vissuto.

La pandemia ha bloccato il progetto per lungo tempo ma nella primavera del 2022 è stato riavviato da un’equipe che nel frattempo si è in gran parte rinnovata. Il modo di mettersi in ascolto si è concretizzato in un questionario che potesse raggiungere gli studenti attraverso i professori di religione (IRC). Si è anche definito nell’allestimento di una mostra il modo di restituire al mondo della scuola (e non solo) quanto emerso dai questionari.

Nell’anno scolastico 2022-2023 il questionario è arrivato sui banchi degli studenti. Esso veniva lanciato da un breve video che serviva ad ambientare il questionario. Ogni studente, infatti, nel rispondere ai diversi incipit era chiamato a immaginare di essere uno studente del futuro che riesce a mettersi in contatto con un giovane di oggi descrivendogli la sua esperienza scolastica nel 2032.

La mostra vuole esporre quanto emerso dalla mente e dal cuore degli studenti attraverso un linguaggio che tocchi – attraverso un’esperienza sensoriale – sia i sentimenti sia il ragionamento.

I tre ambienti della mostra compongono un percorso attraverso cui porsi in ascolto e mettersi in gioco per raccogliere quanto più possibile da questa esperienza e lasciare qualcosa di sé che arricchirà altri.

Il questionario è stato somministrato in due diversi istituti ovvero ITIP L. Bucci e Liceo Torricelli-Ballardini. Sono state interpellati 311 studenti di 21 diverse classi (9 seconde, 1 terza, 6 quarte, 5 quinte)

Cos’è il MSAC

Il MSAC è composto da studenti e si rivolge a studenti. Questo movimento è quella parte dell’Azione cattolica – riconosciuto anche dal MIUR – che raccoglie studenti dalla prima alla quinta superiore animati dal desiderio di vivere la scuola con spirito propositivo sui passi di don Milani e del suo motto “I care”.

Info e Contatti

Per altre informazioni visitare il sito del Museo Diocesano https://www.museodiocesanofaenza.it/ oppure il sito dell’Azione Cattolica diocesana www.acifaenza.it o i canali social del Msac di Faenza-Modigliana e del Museo. Oppure scrivere a giovaniac.faenzamodigliana@gmail.com . Gli e le insegnanti che vorranno prenotare visite guidate per le loro classi possono contattare il Museo Diocesano al numero 333 7834993.

Don Mattia Gallegati: “Importante interrogarsi e lasciarsi provocare dai pensieri dei giovani”

“Una delle grandi novità che propone questa mostra – spiega il vice direttore del Museo Diocesano, Giovanni Gardini – è il suo essere stata interamente ideata e realizzata da giovani. Come adulti li abbiamo accompagnati in questo percorso, stando però sempre un passo indietro, per responsabilizzarli al massimo e far emergere in maniera autentica il loro pensiero”.

“L’esposizione nasce da un volersi mettere in ascolto del mondo della scuola – aggiunge don Mattia Gallegati, assistente del Msac -. E’ stato un cammino lungo, specie per ragazzi di questa età, e al di là del risultato artistico è il cammino stesso che hanno compiuto ad avere valore.”. Da questa ricerca, dal taglio qualitativo, “emerge una grande fame di relazioni da parte degli studenti – precisa don Mattia -, sia tra di loro sia con i professori. Si cerca un diverso rapporto con il voto, con il giudizio. Un’altra parola chiave emersa è quella della libertà, che dobbiamo saper declinare in tanti aspetti e che non deve essere un semplice ‘faccio solo quello che voglio’. Da parte di noi adulti, ci deve sempre essere un lasciarsi provocare da quello che i nostri giovani ci dicono”.

“Come istituzione che vuole avere a cuore il mondo della scuola – conclude l’assessora all’Istruzione Martina Laghi – questa iniziativa è davvero significativa nel dare voce al pensiero di ragazzi e ragazze. Per le scuole del nostro territorio, visitare questa mostra rappresenta certamente un’opportunità da cogliere”.

Gli e le insegnanti che vorranno prenotare visite guidate per le loro classi possono contattare il Museo diocesano al numero 333 7834993.


Il 17 marzo alla Casa del Clero l’incontro “Scienza e fede nella Sindone”

L’associazione Amici della Casa del Clero della Diocesi invita sacerdoti, diaconi, religiosi, ministri, soci e laici a un pomeriggio di fraternità e preghiera con un cammino di formazione permanente, volto a nutrire lo spirito e la mente dei partecipanti. Il tema dell’incontro sarà Scienza e fede nella Sindone, con il dottor Gaetano Blasi, illustre membro dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, come relatore. L’appuntamento è fissato domenica 17 marzo, alle 15, nella sala incontri della “Casa del Clero” in via Bondiolo 42, a Faenza.

Al termine dell’intervento del dottor Blasi, ci sarà un momento dedicato alla condivisione e alla preghiera del Vespro, permettendo cosi ai partecipanti di riflettere insieme e di arricchire la propria vita spirituale.


Servizio civile: 12 posti alla Caritas di Faenza-Modigliana, ecco il bando. Scadenza prorogata al 22 febbraio

Il 22 dicembre 2023 il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato un bando per la selezione di 52.236 giovani da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: https://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/. Il bando è rivolto ai giovani italiani e stranieri in età compresa tra i 18 ed i 28 anni (compiuti).

La Caritas diocesana di Faenza-Modigliana è presente nel bando con 4 progetti per un totale di 12 posti! Tutti i progetti proposti dalla Caritas hanno una durata di 12 mesi. Prevedono un impegno di 25 ore alla settimana oppure di 1.145 ore nel corso dell’anno, su 5 giorni alla settimana ed è previsto un assegno mensile di € 507,30. I progetti prevedono anche un percorso di tutoraggio negli ultimi tre mesi di servizio, con l’obiettivo di accompagnare i giovani nell’elaborazione dell’esperienza e nella certificazione delle competenze acquisite, per incrementarne la spendibilità nel mondo del lavoro. L’avvio in servizio dei giovani selezionati avverrà probabilmente il 28 maggio 2024.

I nostri progetti

GIOVANI ON-LIFE – FAENZA E RAVENNA”: 3 posti presso l’Ufficio Educazione alla Mondialità in via d’Azzo Ubaldini 13 a Faenza

Il progetto interviene nei contesti scolastici ed educativi, a favore di adolescenti e ragazzi. I volontari in servizio civile sono coinvolti nella realizzazione di percorsi e laboratori formativi, per favorire un miglioramento delle relazioni e sperimentare azioni solidaristiche. Le capacità umane di confrontarsi all’altro sono le basi sulle quali si costruisce una comunità di cittadini attivi, attenti alle persone e all’ambiente che li circonda, e in questo processo i giovani sono protagonisti in prima persona, non relegati al ruolo di meri spettatori. 1 posto è destinato a giovani con difficoltà economiche (Isee inferiore o pari a 15.000 euro).

DA SCARICARE LA SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO “GIOVANI ON-LIFE”  

RELAZIONI SOLIDALI – RAVENNA E FAENZA”: 3 posti presso il Centro di Ascolto diocesano, in via d’Azzo Ubaldini 7 a Faenza.

I volontari in servizio civile sono coinvolti nell’operato del Centro di ascolto diocesano, a cui si rivolgono individui e famiglie che versano in condizione di povertà ed emarginazione. Fondamentali sono i servizi di ascolto e prima accoglienza (come la distribuzione di beni alimentari e di vestiario, la mensa, il servizio docce, etc.). Si intende anche potenziare le azioni di orientamento e accompagnamento, per favorire l’inclusione sociale dell’utenza. 1 posto è destinato a giovani con bassa scolarizzazione (titolo di studio non superiore al diploma di scuola secondaria inferiore).

DA SCARICARE LA SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO “RELAZIONI SOLIDALI”

LONTANI VICINI – FAENZA”: 2 posti presso la struttura dell’A.M.I. a Fognano (Brisighella), in v. Brenti 35, e 2 posti presso la segreteria dell’A.M.I. a Faenza, in v. Minardi 6.

L’obiettivo del progetto è aumentare gli strumenti e le occasioni di inclusione offerti sia ai migranti accolti sia alla popolazione locale, per creare una comunità più accogliente e multiculturale. I volontari in servizio civile sono coinvolti nell’accoglienza di donne e dei loro figli, richiedenti asilo perché in fuga dalla guerra, presso la sede di Fognano. La comunità locale viene a sua volta coinvolta in azioni di sensibilizzazione, grazie all’apporto dei volontari in servizio civile presso la sede di Faenza. 1 posto presso la sede di Faenza è destinato a giovani con difficoltà economiche (Isee inferiore o pari a 15.000 euro).

DA SCARICARE LA SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO  “LONTANI VICINI”

PER IL DOMANI – RAVENNA E FAENZA”: 2 posti presso l’oratorio della parrocchia di Russi, via Trieste 37.

Destinatari del progetto sono bambini e adolescenti che frequentano il centro di aggregazione parrocchiale sia come doposcuola che come oratorio. I volontari in servizio civile collaborano nei progetti di sostegno scolastico e nella realizzazione di attività formative o esperienziali, volti a migliorare il rendimento scolastico dei minori e a promuovere il benessere sociale e relazionale dei minori.

DA SCARICARE LA SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO  “PER IL DOMANI”

Per informazioni sugli altri progetti proposti sul territorio provinciale, si può consultare il sito del Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile.

Come presentare domanda

La scadenza per le domande da parte dei giovani è prevista per giovedì 22 febbraio 2024 alle ore 14.00. 

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma https://domandaonline.serviziocivile.it/ raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone. I cittadini italiani possono accedervi esclusivamente con credenziali SPID di livello di sicurezza 2. I cittadini di altri Paesi dell’Unione Europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere. Le domande trasmesse con modalità diverse da quella indicata non saranno prese in considerazione.

Per ricevere informazioni sui progetti della Caritas diocesana di Faenza-Modigliana si può contattare Erica Squarotti: 389-7986824, e-mail: serviziocivilecaritas@diocesifaenza.it

Per scegliere consapevolmente per quale progetto e sede presentare domanda, è consigliato informarsi sulle caratteristiche dei progetti e si può anche concordare una visita presso le sedi.

Educazione civica e libertà religiosa: il vescovo Mario incontra gli studenti di Sant’Umiltà

Il 5 febbraio scorso la classe terza media dell’Istituto Sant’Umiltà di Faenza, accompagnata dai professori don Matteo Babini e Alessandra Scalini, si è recata in Curia diocesana per incontrare il vescovo, monsignor Mario Toso. Monsignor Toso ha tenuto un incontro su alcune tematiche quali la libertà religiosa e la laicità dello Stato. Nelle settimane passate, durante le lezioni di Educazione civica, la classe ha affrontato un percorso sull’evoluzione del rapporto tra Stato e religioni, in particolar modo la religione cattolica, nel nostro Paese, partendo dallo Stato confessionale sancito dal primo articolo dello Statuto Albertino fino alla Costituzione italiana del 1948, passando attraverso i Patti Lateranensi del 1929.

Una riflessione dallo Statuto Albertino alla Costituzione del ’48

Grazie al bellissimo testo della Dignitatis Humanae ha, poi, compreso l’importanza della libertà religiosa per la Chiesa, il cammino fatto per giungere a questa definizione e come nel mondo essa non sia un diritto ancora riconosciuto a tutte le persone. L’incontro col vescovo Mario, profondo conoscitore e studioso della Dottrina sociale della Chiesa, ha voluto essere il coronamento di questo percorso per conoscere meglio la storia e la cittadinanza attiva.